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Mia figlia si sente “l’emarginata” della classe e lamenta la tristezza di non poter scambiare una parola con nessuno…

Vorrei un consiglio su come “confortare” mia figlia (III liceo) che quest’anno essendo in classe dispari, si è trovata sola in banco visto che già le amiche avevano “formato le coppie” prima di iniziare l’anno scolastico. Lei si sente ” l’emarginata” della classe e lamenta la tristezza di non poter scambiare una parola con nessuno durante la lezione. Come farle” trovare” il lato positivo di questa situazione?? Help!
Ringrazio e auguro buon lavoro.

Luisanna, 40 anni


Cara Luisanna,
la ripresa della scuola è sempre un pò faticosa sul piano emotivo, è pur sempre “un nuovo inizio” nonostante già si conoscano l’ambiente e i compagni di classe. Si viene dalla pausa estiva, quindi si possono creare nuovi equilibri che a volte lasciano disorientati. Può capitare, infatti, come nella situazione che ci hai descritto, che si formino sin da subito le coppie nei banchi rischiando di lasciare in disparte l’alunno che, per numerosità dispari del gruppo, non ha il compagno con cui abbinarsi. Non deve essere facile vivere l’esclusione dal gruppo classe, ci chiediamo come siano andati gli anni precedenti e quindi se le difficoltà di tua figlia siano emerse quest’anno o se è una situazione che si porta dietro già da tempo. Immaginiamo che ne abbia parlato con te e questo è un passo importante, creare un’apertura per avere un dialogo è innanzitutto di aiuto. Certamente se il gruppo classe dovesse restare di numero dispari forse potrebbe essere suggerito ai docenti di modificare la disposizione dei banchi magari creando dei banchi a tre  o a ferro di cavallo in modo da evitare di lasciare fuori un alunno, inoltre si potrebbe pensare di proporre delle rotazioni dei posti per aiutare il gruppo in generale e tua figlia nel particolare ad interagire con gli altri compagni. Questa strategia spesso è di aiuto a chi per timidezza e introversione o per difficoltà relazionali è più inibito e fa fatica ad instaurare i legami con i pari.
Quello che possiamo consigliarti è innanzitutto tenere aperto un dialogo con tua figlia, accogliendola e sostenendola come già stai facendo, magari aiutandola ad incontrarsi con qualche compagna anche al di fuori del contesto scolastico. Se a scuola fosse presente uno sportello d’ascolto potresti provare a proporle di ritagliarsi uno spazio nel quale poter riflettere sulla tristezza che ti sta portando e sul vissuto di esclusione e avere così un maggiore sostegno. In questo modo può trovare un aiuto nel gestire le sue difficoltà.
Speriamo di averti dato degli spunti su cui riflettere.
Un caro saluto!
L’èquipe degli esperti